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2009 dal 5 al 12 Aprile

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dai GIORNALI di OGGI

PROCESSO SANDRI:

RINVIATO A GIUDIZIO SPACCATORELLA

2009-01-17

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

                                         

 

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Il mio pensiero:

Io non ho gli elementi per poter giudicare Spaccatorella innocente o colpevole.

Ma prima di tutto, non si può fare una perizia sul posto, per provare la possibilità che l'evento sia avvenuto come da ricostruzione?

Mi spiego meglio, perché non si invitano 1-2 campioni di tiro che nelle condizioni ricostruite provano la fattibilità dell'evento, con prova di campioni di tiro certi, dopo lo stress di una corsa e la distanza di tiro?

Magari si chiede di far concorrere anche 1-2 tiratori del calibro dello Spaccatorella, di cui senz'altro sono registrate le prove di tiro in poligono.

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

 

       

 

CORRIERE della SERA

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2009-01-17

l gup respinge la richiesta di rito abbreviato condizionato. Prima udienza il 20 marzo

Omicidio Sandri: Spaccarotella rinviato a giudizio per omicidio volontario

L'agente della polizia stradale non si è presentato all'udienza preliminare per la morte del tifoso laziale

Il padre di Gabriele Sandri (Fornasari)

Il padre di Gabriele Sandri (Fornasari)

AREZZO - Omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. È l'accusa con la quale è stato rinviato a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare (gup) di Arezzo l'agente della polizia stradale Luigi Spaccarotella. Sandri venne ucciso da un colpo di pistola nell'area di servizio dell'A1 di Badia al Pino (Ar) la mattina dell'11 novembre 2007. Il gup Luciana Cicerchia ha rigettato la richiesta degli avvocati difensori di Spaccarotella di rito abbreviato, condizionato all'approfondimento del tema della deviazione della presunta traiettoria del proiettile con una richiesta di sopralluogo nell'area di servizio di Badia al Pino. La prima udienza si terrà ad Arezzo il prossimo 20 marzo.

IL PADRE DELLA VITTIMA - Spaccarotella non era presente in aula. "È un anno che sono sotto i riflettori e non ho nulla da temere. Lui, evidentemente, non ha il coraggio di guardarci negli occhi". Lo ha detto il padre di Gabriele Sandri, Giorgio, riferendosi a Spaccarotella. Giorgio era arrivato in tribunale insieme alla moglie Daniela. "La volta precedente - ha aggiunto il padre - non si è presentato perché diceva di avere ricevuto minacce da Roma. Oggi perché si sente assalito dai media". Sempre parlando dell'agente, il padre di Gabriele Sandri ha poi detto: "Sa bene che quello che ha fatto lo ha fatto non perché è inciampato. In noi l'emozione è forte e la rabbia ancora di più". Poi, parlando dell'inchiesta, Giorgio Sandri ha spiegato che "il lavoro fatto dalla procura è quello che rispecchia la realtà dei fatti, al di la della deviazione fantomatica. Sul proiettile non c'è traccia della rete. Spaccarotella ha sparato in direzione della macchina, eventuali deviazioni significherebbero che anziché prendere Gabriele poteva anche prendere quello che guidava e ammazzarne cinque invece di uno". Battuta al veleno invece del fratello del tifoso laziale, che sull'assenza dell'agente in aula ha commentato: "Avrà avuto problemi in autostrada".

16 gennaio 2009(ultima modifica: 17 gennaio 2009)

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2009-01-17

Il poliziotto sparò al tifoso laziale in un'area di servizio sulla A1, nel novembre 2007

Il gup stamattina ha respinto la richiesta di rito abbreviato avanzata dai difensori

Omicidio Sandri, l'agente Spaccarotella

rinviato a giudizio per omicidio volontario

Oggi non si è presentato in aula. I familiari: "Non ha il coraggio di guardarci negli occhi"

Omicidio Sandri, l'agente Spaccarotella rinviato a giudizio per omicidio volontario

AREZZO - L'agente di polizia Luigi Spaccarotella è stato rinviato a giudizio: è accusato di omicidio volontario, per aver sparato l'11 novembre del 2007 al giovane tifoso laziale Gabriele Sandri. Lo ha deciso il gup di Arezzo Luciana Cicerchia, che ha fissato la prima udienza di fronte alla Corte d'Assise per il 20 di marzo.

La decisione è stata accolta con commozione dai familiari del ragazzo ucciso. "Aspetterò magari un anno, un anno e mezzo, mi auguro di meno, ma voglio che questo individuo paghi per quello che ha fatto", ha detto il padre, Giorgio Sandri. E ha pianto Daniela, la madre, che ha ribadito: "Gabriele non c'è più e non posso perdonare". Ora i Sandri si auspicano che "quantomeno venga preso un provvedimento disciplinare e che Spaccarotella venga allontanato dalla Polizia".

Stamattina il giudice ha respinto la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali dell'agente della Polstrada, Francesco Molino e Federico Bagattini. "Un rito abbreviato - aveva spiegato Bagattini prima di entrare in aula - condizionato all'approfondimento del tema della deviazione del proiettile con una richiesta di sopralluogo nell'area di servizio di Badia Al Pino". L'altra richiesta dei difensori era il confronto dei periti sulla perizia balistica. Il pubblico ministero Giuseppe Ledda si era opposto al sopralluogo, ma non al confronto fra i periti. Mentre la famiglia di Sandri, assistita dall'avvocato Michele Monaco, si era detta contraria a entrambi gli accertamenti.

La deviazione del proiettile sarà un elemento decisivo del processo. Ne è convinto il legale: "Se verrà confermata l'ipotesi del video è evidente come la traiettoria originaria fosse lontanissima dalla macchina e se era così non c'era alcuna volontà di uccidere". La procura ha ricostruito con il computer in una serie di filmati la dinamica dell'accaduto. Ma, se per l'accusa Spaccarottella ha sparato dalla parte opposta della carreggiata in direzione di Sandri, la difesa sostiene che il proiettile ha colpito il tifoso dopo essere stato deviato da una rete metallica.

Oggi l'agente ha deciso di non comparire in aula perché, come ha spiegato l'avvocato Bagattini, "è una persona che sta soffrendo, sa perfettamente che ha causato la morte di un giovane e questo gli procura una enorme sofferenza e poi ci sono anche problemi di carattere familiare". "Verrà in aula", ha assicurato l'altro difensore, Molino, dopo il rinvio a giudizio. E poi ha precisato che il gup non è entrato "nel merito del dolo eventuale o del colposo".

L'assenza dell'indagato ha provocato la rabbia della famiglia di Sandri. "Evidentemente non ha il coraggio di guardarci negli occhi e sa bene che quello che ha fatto lo ha fatto non perché è inciampato'', ha commentato il padre, entrando in tribunale. "Voglio vedere il faccia l'assassino di mio figlio - si è sfogato poi l'uomo - Spero soltanto che la prossima volta lo vedrò, a meno che non abbia paura degli Ufo. La prima volta erano le minacce da Roma, la seconda l'effetto mediatico, la terza saranno gli Ufo". Sarcastiche le parole del fratello della vittima, Cristiano: "Spaccarotella non c'è? Avrà incontrato qualche problema sull'autostrada''. Il ragazzo, infatti, fu colpito mentre si trovava nell'area di servizio di Badia al Pino, sull'autostrada A1.

In mattinata i familiari e gli amici di Sandri si sono fermati nell'area di servizio per deporre un mazzo di rose e il padre ha notato con amarezza come sia stato tolto il palo a cui i tifosi attaccavano i ricordi per Gabriele. Davanti al tribunale c'erano anche alcuni tifosi della Lazio con gli striscioni: ''E' ora che sia fatta giustizia per Gabriele'', recitava una scritta. ''Per sempre con noi'', il messaggio per "Gabbo".

(16 gennaio 2009)

 

 

L'UNITA'

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il SOLE 24 ORE

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